Innovare per ritrovarsi: così si può creare valore

Di Alessandro Galante – Innovation Facilitator

Che l’innovazione sia considerata unanimemente la strada maestra per il successo è difficilmente contestabile: Jeff Bezos, Elon Musk, Steve Jobs, Mark Zuckerberg, solo per citare alcuni tra i più noti “innovatori” dei nostri tempi, hanno costruito le loro incredibili fortune e la loro fama su idee innovative che essi sono stati capaci di trasformare in valore. Senza arrivare ai loro livelli, ogni giorno migliaia di aziende generano idee che, correttamente gestite, contribuiscono a consolidare la loro posizione nei mercati dove operano, rendendole più performanti e ricche.

Innovare fa parte della natura umana. Sebbene non tutti ne siano consapevoli, in ogni persona esistono capacità che possono essere sviluppate ed allenate per sfruttare al meglio la parte creativa da cui originano le idee; tuttavia, questo non basta, perché l’innovazione è un processo lungo e laborioso che richiede costanza e metodo prima che una semplice idea completi la sua trasformazione in qualcosa di concreto, positivo e misurabile.

È opinione diffusa che l’innovazione sia un processo di business come molti altri – solo, con obiettivi che si definiscono in modo dinamico via via che il processo avanza, anziché essere subito noti – e che, come tale, può essere analizzato, codificato, gestito. Ogni fase del processo ha le sue regole, ed esistono linee guida e metodologie ampiamente testate che possono essere adottate per rendere più semplice ciò che, ad un primo sguardo, si presenta complesso e a tratti imponderabile.

Che ci si focalizzi su un tipo di innovazione rivolta al mercato – innovazione di prodotto, servizio, comunicazione verso i clienti, modalità di vendita, ecc. – o all’interno dell’azienda – processi, tecnologie produttive, modello organizzativo, comunicazione verso i dipendenti, ecc. – il principio non cambia: se l’obiettivo è generare nuovo valore, ci si può lavorare consapevolmente ed efficacemente, senza dover sperare in una improbabile intuizione estemporanea.

Per farlo è necessario comprendere come avviare e poi gestire questa affascinante macchina.

Una cosa è certa: ogni azienda affonda le sue radici nel momento “magico” in cui, a partire da un bisogno esplicito o percepito, una o più persone hanno colto un’opportunità, dando vita a qualcosa che prima non esisteva. Innovare significa ritrovare quello spirito pionieristico e saper guardare il mondo con quegli stessi occhi. Esiste un risvolto della medaglia rispetto a questa considerazione: non saper/voler cogliere le opportunità significa inevitabilmente lasciare spazio incontrastato ai nostri competitor. Se non vogliamo trovarci soltanto a rincorrere e copiare, con il rischio che un’innovazione più “radicale” delle altre metta la nostra azienda in ginocchio, è opportuno imparare le regole del gioco ed entrare nell’arena.

Per chi decide di cimentarsi, non c’è sfida che non si possa affrontare. Nondimeno, ogni lezione appresa nella ricerca dell’innovazione arricchisce e crea i presupposti per i futuri successi.

Pensi che la tua azienda abbia bisogno di intraprendere un percorso di innovazione?

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