Employer Branding come fattore di valorizzazione del brand

Negli ultimi tempi l’employer branding è entrato prepotentemente nell’agenda delle aziende tanto da scalare la classifica delle priorità delle azioni da compiere a supporto del brand.

Cos’è l’Employer Branding?

Come spesso accade, è un termine di importazione dal mondo anglosassone che vede l’unione delle parole Employer (datore di lavoro) e Branding, inteso come valorizzazione del marchio. Si può quindi definire come l’attività e le strategie aventi l’obiettivo di presentare l’azienda come il miglior ambiente lavorativo possibile col duplice scopo di attrarre nuovi talenti sul mercato e mantenere quelli già in seno all’azienda.

Perché è importante per le aziende?

Dal punto di vista delle risorse umane, rappresenta una leva molto potente in quanto consente all’azienda di reclutare i talenti più promettenti proponendosi come scelta privilegiata, a discapito di aziende competitor anch’esse in cerca.

Altro fattore da non sottovalutare è il senso di appartenenza e l’identificazione con l’azienda: i dipendenti messi nelle migliori condizioni di lavoro saranno i primi ad essere soddisfatti della loro condizione lavorativa.

L’employer branding riguarda solo l’HR o anche il marketing?

Spesso l’employer branding viene ritenuto prerogativa del dipartimento Risorse Umane, ma ciò rappresenta un errore strategico. Infatti, il potenziale target di un’azienda che implementa tale strategia non è solo il talento interno/esterno all’azienda ma il potenziale consumatore tout court poiché l’immagine positiva costruita attorno al brand influisce proprio sul valore percepito: un dipendente soddisfatto parlerà bene del luogo in cui lavora e il percepito che giungerà all’esterno sarà senz’altro positivo. In più, l’azienda eserciterà una più forte capacità attrattiva nei confronti dei consumatori, loro stessi in grado di trasferire i valori positivi comunicati dal brand come luogo di lavoro sul prodotto stesso.

Qualche numero

Secondo l’Employer Brand Research 2018 redatto da Randstad:

  • Le aziende che implementano strategicamente l’Employer Branding hanno spese per il personale più contenute del 10%
  • Le aziende con una reputazione negativa spendono il 10% in più per le assunzioni
  • Le aziende con un buon Employer Branding vedono un turnover del personale più basso del 28%
  • L’84% del personale lascerebbe l’impiego attuale per lavorare per un’azienda dalla migliore reputazione.

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